Quando si usa la piattaforma Google Ads (ex AdWords) uno dei problemi in cui si può incorrere è quello dei cosiddetti “click fraudolenti”, problema di ogni agenzia SEO Italia che si rispetti. Si tratta di click che possono aumentare artificialmente i costi di un’inserzionista o le entrate di un publisher e include sia le attività intenzionalmente fraudolente che i click involontari.

Tipi di click fraudolenti

Come ricorda Big G, i click sugli annunci devono essere frutto di un genuino interesse da parte degli utenti. È vietato qualsiasi metodo che generi clic in modo artificioso, pena la sospensione o la disattivazione dell’account. Google, infatti, classifica questo tipo di click come traffico non valido.

Per gli inserzionisti, i click fraudolenti rappresentano un grosso problema, poiché vanno a intaccare il proprio budget. Le tipologie più diffuse sono:

  • Click dei competitors: questa è la tipologia più diffusa di click fraudolenti. Lo scopo è evidente: far consumare il budget del competitor in modo veloce e infruttuoso.
  • Click sugli annunci Adsense: questa pratica diffusa tra i webmaster ha lo scopo di incrementare in modo innaturale i guadagni che derivano dalle ads sul proprio sito. Gli inserzionisti che vengono pizzicati chiaramente sono bannati o sospesi dal programma.

Prevenire il traffico non valido sul tuo sito web mobile

Ogni inserzionista è responsabile per il traffico sui propri annunci, per questo motivo è importante monitorare il traffico sulle inserzioni. Per prevenire il problema dei click fraudolenti, basta seguire alcune regole:

  • Non fare click sui propri annunci: è una prassi vietata. Se Google sospetta che un publisher ha fatto click sui propri annunci per gonfiare le entrate o i costi di un inserzionista, va incontro alla disattivazione dell’account.
  • Evitare le collaborazioni di bassa qualità: è preferibile evitare di collaborare con motori di ricerca, reti pubblicitarie o siti di directory di bassa qualità per incrementare il traffico verso il proprio sito.
  • Verificare la provenienza del traffico: è possibile monitorare le interazioni non valide nelle statistiche dell’account Google Ads. Per visualizzare il numero e la percentuale di click non validi, infatti, si possono personalizzare le colonne, aggiungendo la colonna “Invalid Click”.

Se si hanno sospetti motivati di click fraudolenti, infine, la cosa migliore è contattare Google.